METEORITE IN GIARDINO 4

21 luglio ore 21.30, Fondazione Merz

Maurizio Vetrugno presenta Lead Baloon (2011)

Performance musicale di Elisa Marangon, Filippo Cosentino e Giovanni Sanguineti

In collaborazione con Albamusicfestival e Novalis Contemporary Art

Rassegna a cura di Maria Centonze e Willy Merz

Dal 28 giugno al 19 novembre 2011

 

Per la rassegna di arte e musica Meteorite in Giardino 4, l’artista Maurizio Vetrugno presenta alla Fondazione Merz Lead Baloon (2011), unitamente al jazz del trio composto da Elisa Marangon, Filippo Cosentino e Giovanni Sanguineti. L’opera presentata in anteprima lo scorso 23 maggio all’Alba Music Festival di Alba sarà visibile, insieme ai lavori presentati di volta in volta durante le serate, fino al 2 ottobre 2011.

Lead Baloon di Maurizio Vetrugno è una scultura formata da tre boomerangs in legno, presentati come lacche cinesi nere e rosse o lasciati nel loro colore naturale di hardwood trattato ad encausto: montati ognuno su una barra metallica sottile e basculante, sono poggiati a loro volta su una base di andesite. L’artista, come sempre nel suo lavoro, pratica una forma di scultura che rimanda ad oggetti di uso quotidiano che, lui stesso afferma,“ vengono in qualche modo traditi nelle loro funzioni. Nella deviazione del buon senso inteso come senso comune. Questi oggetti, i boomerangs, non avrebbero potuto essere dipinti, né ricamati come immagine su una tela, né fotografati. Rimandano solo a se stessi come oggetti negati”. In questo caso il boomerang, usato ancora oggi come arma da caccia, conserva nella fantasia collettiva qualcosa di magico; inoltre, il suo ritrovare la strada e rifare al contrario lo stesso percorso da cui è partito, ha fatto sì che l’oggetto potesse diventare un giocattolo dall’apparenza innocua, a differenza di altre armi-giocattolo. Il titolo dell’opera (letteralmente pallone di piombo), in contrasto evidente con la scritta che ognuno porta I Love You, definisce di fatto uno stato d’animo: un messaggio che può o è diventato uno Scherzo Pesante. Viene in mente che la dichiarazione d’amore lanciata con un oggetto contundente non possa tornare indietro senza rischi. Perché palloni di piombo? Si sa che quelli non volano se non con un propulsore di energia che può essere anche negativa! “Il boomerang è pur sempre un'arma, il cui scopo che non sfugge a nessuno, è di tramortire il bersaglio o ritornare nelle mani di chi sta cacciando. E' cosi che succede nella lotta amorosa?” si chiede l’artista Maurizio Vetrugno, “è ancora lecito parlare di amore? E comunque questi boomerangs che dopotutto potrebbero anche volare, tornano davvero nelle mani di chi li lancia senza che ci sia stato una perdita da parte del cacciatore? Questo è lo scherzo pesante...”

La grande musica jazz del Novecento è protagonista del programma musicale della serata: l’inedito trio Marangon-Cosentino-Sanguineti propone un viaggio attraverso melodie e armonie che hanno contribuito a trasportare nella modernità questo linguaggio musicale. Modernità appunto: spesso grazie al genio dei compositori si è suonata musica “fuori dalla propria epoca” ed è il caso dei brani di Duke Ellington e Cole Porter che hanno scritto melodie meravigliose ma con armonie – e regole - che solo qualche decina d’anni più tardi si sarebbero trasformate in consuetudine compositiva. Tre sono le caratteristiche principali che un brano jazz deve possedere: la prima è la sorpresa, ovvero stupire l’ascoltatore; la seconda è la varietà data dalla componente africana che questa musica si porta dietro e l’ultima è quel-non-so-che data dall’influenza iberica di cui il jazz ha tanto risentito. Questi elementi hanno agito sui compositori in diverse maniere e spesso ha portato alla realizzazione di pagine di musica più riflessiva e meditativa come quella proposta con i brani di Kenny Wheeler e A.Carlos Jobim.

Maurizio Vetrugno è nato a Torino nel 1957. Vive e lavora tra Torino e Bali, Indonesia. Pur spaziando per i più svariati media, dalla fine degli anni '80 comincia ad esplorare la tecnica del ricamo, attraversando una fase concettuale, seguita poi da una più narrativa. Dagli anni ’90 inizierà a viaggiare in Oriente. Le sue opere vengono esposte in personali e collettive in tutto il mondo.

Filippo Cosentino è ad oggi uno dei chitarristi più ricercati del panorama musicale. Ne fanno fede il già importante numero di partecipazioni che ha collezionato sia in tournèe che in ambito discografico, teatrale e cinematografico. Chitarrista apprezzato per la sua versatilità, ha partecipato ad importanti festival italiani ed internazionali. È Direttore Artistico del Premio Targa Milleunanota, del festival Cantautori d’Italia.

Elisa Marangon è cantante e pianista, laureata al Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna. Intensa la sua attività concertistica di cui si apprezza l'originalità del repertorio proposto e degli arrangiamenti: nel 2010 ha inciso il suo primo Ep.

Giovanni Sanguineti è membro dell’International Society of Bassists di Dallas dal 2000. Didatta alla “Scuola di educazione ed avviamento musicale - Storti" di Genova, nel 2002 ha partecipato ai corsi di “Alta Qualificazione Professionale – Siena Jazz”, e al corso di alta qualificazione professionale specifico per trio “Trio Incontri”, condotto dai maestri Stefano Battaglia, Paolino Dallaporta e Fabrizio Sferra.

 

Ingresso libero 

Informazioni: tel 011.19719437 - www.fondazionemerz.org - info@fondazionemerz.org

Ufficio Stampa: Ilaria Gai + 39 338 9230234 - Carola Serminato + 39 349 1299250 stampa.fondazionemerz@gmail.com

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