Mood (2)

Intervista su Il blog dell'Alligatore

Musica di confine questa sera in palude con Filippo Cosentino: jazz, rock, blues …questo e molto altro ancora nel suo esordio Lanes, cd autoprodotto, uscito con la Green Production, dove si respira tutta la professionalità e il rigore dell’eclettico musicista.

Ieri sera Filippo e' stato ospite nella palude dell'Alligatore, vera istituzione della blogosfera. Potete leggere l'intervista completa qui: Due parole con Filippo Cosentino.

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Eccellente album d’esordio per questo chitarrista piemontese. L’album si fa notare per più di un motivo. Innanzitutto la scelta del repertorio. Nella giusta convinzione di doversi far conoscere sia come compositore sia come esecutore, Filippo ci presenta cinque originali di impianto moderno e dalla linea melodica orecchiabile e quattro standard jazz (“Hassan’s dream” di Benny Golson, “Las Vegas Tango” di Gil Evans, “ Blue Monk” di Thelonius Monk, “, e il conclusivo “Solar” di Miles Davis) riletto con originalità ed intelligenza. Ma con chi interpretare brani così importanti? Anche in questo caso la scelta di Cosentino è stata più che felice del momento che ha chiamato accanto a se un bassista di vaglia come Davide Beatino, già con Samuele Bersani e soprattutto il sempre eccellente Fabrizio Bosso che possiamo ascoltare nel brano d’apertura che da il titolo all’intero album e in “Smokin’ jazz”; gli altri musicisti che collaborano con il chitarrista sono l’altro bassista Giovanni Sanguineti e il batterista Carlo Gaia. Ciò detto, Cosentino appare musicista maturo, ben consapevole dei propri mezzi e soprattutto in grado di esprimere in maniera compiuta la “sua” musica frutto di intense contaminazioni. In effetti sia nel modo di comporre sia nel linguaggio chitarristico si avverte chiaramente come Cosentino abbia frequentato con profitto i territori del jazz, del blues, del rock, della fusion traendone, comunque, input positivi che si sono tradotti in uno stile personale e convincente. Si ascolti, al riguardo, il pezzo che da il titolo all’intero album e in tre pezzi in cui Cosentino suona da solo: “River avon”, “Reloaded”, “Spring mood”: la statura sembra quella di un ottimo musicista… aspetto quindi il prossimo album con ansia ed interesse.

via: A proposito di jazz - I nostri CD

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