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Prenderà il via venerdì 9 marzo la rassegna musicale “Il Vecchio Gallo… canta!”, ospitata dall’Osteria del Vecchio Gallo, il ristorante più antico della Città di Alba, situato in una torre medievale nel cuore del Centro Storico.

“L’idea è quella di offrire ai cittadini albesi la possibilità di ascoltare musica dal vivo cenando a due passi da casa. Proporremo una programmazione quanto più possibile varia, andando dal jazz al blues, al folk, alla musica cantautorale, in modo da soddisfare tutti i palati, anzi le orecchie”, spiega il direttore artistico della rassegna, Filippo Cosentino.

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La prima serata musicale è fissata per venerdì 9 marzo, con esibizione del Filippo Cosentino Trio, che presenterà brani tratti dal primo disco solista del chitarrista albese, “Lanes” feat. Fabrizio Bosso. Sarà, questa, la prima occasione per ascoltare dal vivo ad Alba le canzoni dell’album che sta riscontrando un grande successo di pubblico e di critica a livello nazionale, non soltanto nell’ambito del jazz.

Venerdì 16 marzo toccherà al cantautore parmense Emile Rivera esibirsi con tutta la carica di energia della musica folk-rock, mentre la serata di venerdì 23 marzo sarà dedicata al blues, con la trascinante Mr. No Money Blues band direttamente da Bologna. Venerdì 30 marzo l’Osteria del Vecchio Gallo ospiterà il concerto dei Big Yellow Taxi, band tributo a Joni Mitchell, e molte altre novità presenterà il programma di aprile.

Le serate saranno articolate in due set: il primo, dalle 20.30, ad accompagnare la cena, il secondo, dalle 22, per chi ama uscire più tardi di casa e ascoltare buona musica sorseggiando un bicchiere di vino.

In ognuna delle serate musicali lo chef dell’Osteria del Vecchio Gallo proporrà un menù speciale (es. bollito, fritto misto, cena di pesce), ma sarà comunque possibile cenare alla carta scegliendo dal menù dei piatti tradizionali piemontesi.

 

Contatti:

Osteria del Vecchio Gallo

Via Cavour 13

12051 Alba (Cn)

Telefono: 0173 44 16 47

Cellulare: 335 62 44 282

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Recensione su discoclub65

Registrazioni in studi liguri ed emiliani, per mettere assieme le ottime nove tracce di questo giovane chitarrista jazz. Se qualcuno già storce il naso, immaginando l'ennesimo epigono di emuli di cloni di classici ormai ampiamente sedimentati nella storia della sei corde jazz, e la noia sovrana, sappia che c'è da abbandonare il pregiudizio in fretta. Cosentino usa di frequente anche le corde acustiche e l'arpeggio, caratteristiche non proprio ascrivibili al "mainstream": ad esempio nella scintillante River Avon. Certo, spesso attinge a grandi nomi per il materiale di base: Monk, Davis, Golson, l'assai meno consueto Gil Evans di Las Vegas Tango. Ma quando scrive lo fa con una bella, baldanzosa sicurezza, e il suo fraseggio angolare e ficcante ci rammenta le lontane avventure di un grande della sei corde in Liguria, l'Enrico Pinna del Sogno del tarlo. Due i bassisti impegnati: Davide Beatino e Giovanni Sanguineti, Carlo Gaia alla batteria, e un gran bel colpo piazzato in due brani: la collaborazione in studio con Fabrizio Bosso. Che, da par suo, piazza due facondi, quasi inarrivabili assolo suonati con quella facilità di addentare l'impossibile che è frutto evidente di molto, molto studio. Per contatti: info@filippocosentino.com (Guido Festinese)

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